Referente e progettazione: Dott. Ferrara Dario, tecnico della riabilitazione psichiatrica.
Processo terapeutico e il suo “ contenitore”
“La cosa più probabile è che una teoria sull’arteterapia potrà emergere dall’arteterapia stessa.”
PREMESSA
Il gruppo “EmozionART(i)E” si fonda sul modo di avvicinarsi alle proprie
emozioni, attraverso una lenta e graduale sperimentazioni, confrontandosi,
mano a mano con un disegno, una creazione e un oggetto tangibile
attraverso il quale si può ristabilire un dialogo con aspetti autentici di se
stesso.
L’arteterapia trova un modo di avvicinarsi ai propri disagi, paure e emozioni
con un modo “ infantile” utilizzando un linguaggio semplice e meno
minaccioso, in questo modo tale esperienza può facilitare la comunicazione
con l’utente e donare utili informazioni sugli stati emozionali dell’utente
partecipante al gruppo.
Gli utenti designati a partecipare all’attività del progetto, potranno produrre i
loro lavori inserendoli nel loro “ contenitore” ( una carpetta, uno zaino, uno
scatolo) una che ospiterà tutte le loro creazioni, e custodirà le loro
confessioni. Le difficoltà che nascono in un laboratorio saranno affrontate
all’interno del medesimo e, nel caso del laboratorio di arteterapia, i disegni
saranno conservati nel laboratorio stesso, come testimonianza di un
percorso.
OBBIETTIVI
METODOLOGIA
L’attività viene strutturata in tre tempi, molto flessibili tra di loro a seconda
delle esigenze della struttura:
individuali odierni, le tematiche il “morale”. Lo stile conduttivo del
laboratorio non sarà mai di tipo direttivo, salvo circostanze che lo
richiedano, poiché la realtà comunitaria pone l’operatore in circostanze
totalmente diverse e dalle molteplici sfaccettature. Nei momenti di
difficoltà o di svogliatezza. L’operatore può proporre al
gruppo la ricerca di un tema di comune interesse offrendo, man mano
spazi fluidi o di contenimento.
dette sopra, ad esempio si può indicare all’utente come ogni diverso tipo
di materiale artistico abbia una sua logica o possa essere piegato alle
diverse esigenze della formazione di un determinato costrutto oppure
suggerire di richiudere il proprio lavoro in una cornice o ancora imporsi
dando il limite in una determinata consegna.
verrà data la possibilità di esprimersi a tutti ( sempre che essi lo
desiderino).Diventa anche un momento di comunicazione durante il quale
si completano i disegni con titoli, impressioni o ricordi suscitati dal
processo creativo. L’arteterapeuta può intervenire anche in modo verbale
per chiarire o farsi spiegare il senso di un segno o di un colore, per fare
da tramite tra la rappresentazione grafica e la rappresentazione mentale
che essa evoca. Se occasionalmente si percepiscono reticenze o
volontari silenzi, questi atteggiamenti vanno rispettati. Il processo
terapeutico si svolge in due fasi: dal momento dell’inizio, sia con o senza
tema, al momento del caos che precede la composizione dell’immagine. I
tempi di questi passaggi sono necessari per rompere le immagini
stereotipate e dare spazio a nuove forme. La funzione dell’arteterapeuta
in queste circostanze, sarà di aiutare a contenere i momenti d’incertezza
e confusione che possano emergere nel periodo dell’elaborazione dei
disegni, dando così spazio, e soprattutto tempo, per lasciare sorgere il
nuovo. Dovrà solo aspettare che “…..il paziente arrivi alla comprensione
in modo creativo”. (Winnicott, D. 1971) Il processo aperto proseguirà
attraverso domande aperte (open- ended questions) e non interpretazioni
verbali che possano chiudere le evoluzioni personali, iniziate
nell’esperienza di creare immagini. Tutto ciò sarà più comprensibile
esaminando l’evoluzione di alcune situazioni.
L’attività di gruppo vuole articolarsi nella durata minima di 1 h fino al massimo di 2 h due volte settimanali.
Gli argomenti preposti verteranno sulle emozioni principali, dai quali si
snoderanno altre sotto-tematiche che andranno a includere altre tipologie di
sentimenti affini alle emozioni trattate.
Nello specifico, si affronteranno le seguenti emozioni:
Il laboratorio vuole sviluppare diverse tematiche ma data l’alto carico
“emotivo” che si svilupperà all’interno dell’attività di gruppo, l’operatore
intende inquadrare gli eventi che ne scaturiranno nel qui ed ora contenendo
eventuali agiti.